Ho deciso
che, prima di iniziare a raccontarvi questa storia, sia necessario che vi
facciate un'idea di quello che è il mondo magico che le gira attorno.
Inizio col
dirvi che non si tratta di un mondo misto, non esistono quelli che in Harry
Potter vengono chiamati “babbani”, si tratta invece di una dimensione
parallela: geograficamente è uguale al nostro mondo, quindi terre emerse, mari,
oceani e montagne corrispondono a quelli che vedremmo sulle nostre cartine
fisiche. Quello che cambia radicalmente è la storiografia politica, con città e
stati differenti rispetto ai nostri. Inoltre la dimensione abitata dai maghi è
ben separata da quella dei “normali”, infatti esistono solo pochi portali di
collegamento.
L’origine di
questa dimensione parallela è antichissima, forse più antica delle piramidi.
Decine di
migliaia di anni or sono esisteva una sola dimensione, nella quale i primi
individui ad essere dotati di poteri magici erano costretti a vivere in
segreto: essendo nettamente inferiori di numero, nonostante i loro poteri,
sarebbero stati eliminati subito dagli altri esseri umani, perché erano
diversi.
Leggenda
vuole che un primordiale alchimista, chiamato nei testi antichi col nome K’Imiakan,
abbia creato un portale per uno spazio vuoto, e poi, grazie a complessi
incantesimi, sia riuscito a ricalcare l’universo esistente in questo spazio
vuoto. In poco tempo furono aperti 19 portali in tutto il mondo, e tutti i
maghi si trasferirono nella dimensione parallela, portando con loro animali
utili alle attività primarie, agricoltura e nutrimento. Dei 19 portali
originari, oggi ne restano solo 3. Lo sviluppo delle tecnologie fu molto più
rapido che nel mondo degli umani, grazie alla magia. Essa era parte integrante
dello sviluppo di ogni campo della scienza e della tecnica: dai macchinari
agricoli ai grandi cantieri, dall'agricoltura alla medicina.
Ma questo
rapido sviluppo tecnologico legato alla magia non fu sempre positivo. Con
l'aumentare delle conoscenze magiche, nuovi incantesimi sempre più potenti
venivano creati e perfezionati, e non sempre essi erano usati per il bene
comune. Arrivarono i Tempi Bui, era circa il 600 d.C.
I più
potenti sovrani del mondo iniziarono a sfidarsi per il controllo del territorio
mettendo a punto incantesimi sempre più potenti da usare contro il nemico, ma
per secoli, nessuno dei 19 sovrani (uno per ogni portale) riusciva a prevalere
sugli altri. L’odio per il nemico veniva tramandato di padre in figlio, di re
in principe.
Intorno al
1400 d.C., iniziarono a diffondersi voci sempre più insistenti di maghi che
erano in grado di trasformarsi a comando in qualsiasi oggetto. Non si era mai
vista una magia così avanzata, e recenti teorie sostengono che sia dovuto a
particolari geni nel DNA.
Le prime
magie di trasformazione comparvero contemporaneamente ai portali, ma erano
limitate alle trasformazioni in altri esseri viventi, ovvero animali e piante.
Ma la
comparsa di questi maghi, che in Inghilterra (dove si registrano le prime testimonianze
dei loro poteri) verranno chiamati “Kind”, destò molta curiosità, ma
soprattutto, paura.
Il sovrano
inglese diede ordine di imprigionare tutti i kind che venivano identificati, che
venivano poi costretti con la forza ad assumere la forma di armi sempre più
potenti, dando ai britannici un netto vantaggio per poter sconfiggere
definitivamente i nemici. Nel giro di pochi mesi, anche in altre zone del mondo
i kind furono obbligati ad uscire allo scoperto, e i rispettivi sovrani
iniziarono ad utilizzarli sui loro campi di battaglia.
Si creò così
una sorta di equilibrio fra gli eserciti, e per centinaia di anni i kind
vennero tenuti in schiavitù, armi da schierare al fianco dei maghi normali.
Ma nel 1732 d.C.,
Un kind dell’esercito italico, che viene ricordato col nome di Lucio, organizzò
sul campo di battaglia una ribellione verso il proprio sovrano. L’esercito,
composto da soli kind, attaccò i palazzi dei grandi signori della penisola,
portando il regno al collasso. Cose simili accaddero negli altri regni, dove altri
kind avevano cominciato a rivoltarsi contro i loro sovrani. Dopo una lunga
guerra, durata 53 anni, i pochi kind sopravvissuti si rifugiarono nelle
campagne, nascondendosi dai Cacciatori, nominati dai sovrani per poter
estirpare quella razza che aveva tanto danneggiato i loro regni.
Da quel 1785,
anno della fine della lunga guerra, i kind hanno continuato a nascondersi, e le
autorità dei vari stati si sono alternate, fra contrasti e periodi di pace,
fino alla nascita dei primi stati democratici.
Al giorno
d’oggi, l’unico regno rimasto è il Regno Magico, piccolo stato vicino alla
capitale d’Italia Lupiaepolis (Lupiepolis), e sede di quello che gli storici
definiscono il Primo Portale, ovvero quello creato da K’Imiakan, e dal quale ha
avuto origine proprio il Regno Magico, prima monarchia ad essere nata nella
nuova dimensione.
Per i kind
la situazione non è molto cambiata, nel corso del XX secolo, ricominciarono a
mostrarsi in pubblico, chi per necessità, chi per esibizionismo, ed i governi
del mondo temevano che potesse ripetersi la stessa situazione del 1732, sfociando
in una rivolta generale.
Ogni volta
che un kind veniva beccato a commettere un reato, i governi si sentivano
impotenti, e per questo vennero redatte leggi apposite a limitarne la libertà.
Il periodo
peggiore per i kind si ebbe fra gli anni ’20 e ’60 del novecento, quando in
tutti gli stati del mondo vennero istituite le Leggi Razziali, che oltre a
limitarne la libertà, istituivano il nuovo ordine dei Cacciatori. Dopo anni di
lotte da parte di decine di associazioni pacifiste, nel 1968 le Leggi Razziali
decaddero, ma nella popolazione meno acculturata l’idea dei kind malvagi
rimase. Per questo motivo non è raro sentire notizie che riportano l’uccisione
di un kind, o presunto tale.
I kind a
poco a poco, scomparvero di nuovo, nascondendosi fra i maghi comuni, e
prestando molta attenzione a non farsi identificare. Ormai erano visti come una
razza pericolosa, memoria di un periodo di guerre e conflitti.
Tra loro
troviamo due dei nostri protagonisti, due ragazzi che una serie di eventi
porterà a combattere fianco a fianco con
tre ragazze appartenenti alle guardie reali del Regno Magico contro un nemico
comune.
Lucio e
Fabrizio, questi sono i nomi dei ragazzi. Essi vivono in una villa abbandonata
su una collina appena fuori Lupiaepolis da ormai 8 anni, quando i loro genitori
adottivi furono giustiziati da un Cacciatore in pensione, con l’accusa di dare
rifugio a dei kind. Cercano di condurre il più possibile una vita tranquilla,
lavorando come meccanici nella loro officina sotterranea. L’hobby preferito di
Lucio, fra un lavoro ed un altro, è la costruzione di autoveicoli, basati su
progetti che giungono dalla dimensione parallela. Mentre Fabrizio preferisce
rilassarsi suonando la sua vecchia chitarra, unico ricordo dei suoi genitori
naturali.
Le tre
ragazze si chiamano Dori, Giusy e Martina, e fanno parte delle guardie reali
del Regno Magico. Esse sono tre orfane che si sono conosciute da piccole
nell’orfanotrofio dell’accademia, essendo una consuetudine affidare gli orfani
all’accademia. Qui sono cresciute ed hanno imparato i più importanti
incantesimi difensivi e offensivi, con lo scopo principale di difendere Il
sovrano e i suoi famigliari, anche a costo della vita. Mentre Giusy e Martina conoscono
i nomi dei loro genitori naturali, l’identità dei genitori di Dori è ancora
sconosciuta.
FINE
DELL’INTRODUZIONE